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Il nome Riposto ha origini commerciali e deriva dal siciliano "U ripostu" che significa "la cantina" poichè in esso venivano depositate le ingenti quantità di vino raccolte nelle vicine città di Giarre e Mascali. Il primo borgo appartenne al comune di Giarre sino al 1841, anno in cui divenne autonomo, conoscendo un notevole sviluppo economico e urbanistico.
Nel 1939 la città fu di nuovo dipendente dall'amministrazione di Giarre e prese il nome prima di "Riposto-Giarre" poi, nel 1942, di "Jonia". Nel 1945 i due paesi sono stati nuovamente separati amministrativamente.
La Chiesa Madre: è una grandiosa costruzione classicheggiante, in prevalenza della metà del secolo scorso, simile, nella grandiosa cupola, e nella facciata a duplice torre, alla cattedrale di Giarre.
Riposto oggi ha una struttura a scacchiera molto regolare; l'asse di maggiore accrescimento è perpendicolare alla costa. Comprende le frazioni Altarello, Carruba, Mangano, Torre Archirafi. Di antica origine, fu a lungo dipendente da Mascali e seguì sempre le vicende storiche di Catania. Per tradizione centro di raccolta dei prodotti dei vigneti etnei , Riposto basa la sua economia soprattutto sulle attività connesse con la lavorazione e l'esportazione dei vini, la fabbricazione di botti e la distillazione. Il porto ha limitato la sua attività per la concorrenza dei trasporti ferroviari; notevole importanza ha, per quanto riguarda il movimento portuale, lo sbarco delle materie prime per la grande cartiera di Mascali. Fiorente è la pesca. Il reddito agricolo si basa soprattutto sulla produzione di agrumi, uva da vino e ortofrutticoli. Buona risorsa è il turismo, agevolato da buone e moderne attrezzature ricettive e balneari.
